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I registi italiani più amati nel mondo

Nel corso degli anni sono stati diversi i registi italiani in grado di distinguersi sul panorama internazionale per successi senza tempo. In questo articolo sul blog di “Teach me Italians” proveremo a raggruppare quali sono alcuni dei registi italiani più amati nel mondo.

Non si poteva non inserire in questa lista, Paolo Sorrentino, di certo il regista italiano più conosciuto dell’ultimo decennio a livello internazionale grazie soprattutto al successo de “La grande bellezza” (2013), film vincitore dell’Oscar al Miglior Film Straniero. Oltre a rifarsi a La dolce vita di Fellini, Sorrentino ha voluto veicolare quella che è l’immagine idealizzata, amata molto all’estero, di una Roma non troppo diversa da quella felliniana degli anni ’60. Ma il regista napoletano si è spinto oltre, girando due co-produzioni internazionali con cast straniero come “This Must Be the Place” (2011) con protagonista Sean Penn, e “Youth” (2015), film con Michael Caine nei panni di un anziano direttore d’orchestra, che richiama “8 ½”. Ultimo capolavoro l’autobiografico “E’ stata la mano di Dio”.

Insieme con Paolo Sorrentino, anche Gabriele Muccino si è fatto conoscere all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, con quattro film che in qualche modo vanno a formare un sottogenere nella sua filmografia. “La ricerca della felicità” (2006) e “Sette anime” (2008), con Will Smith protagonista. Ma anche “Quello che so sull’amore” (2012) e “Padri e figlie” (2015).


Tra i registi italiani più amati all’estero di tutti i tempi non si può non citare Sergio Leone, colui che è stato tra i pionieri del genere spaghetti-western, nonché modello per registi quali Quentin Tarantino e Stanley Kubrick. Pur avendo lavorato a lungo in Italia come aiuto regista, sceneggiatore e in taluni casi come attore – celebre il suo cameo in “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica – tutti i suoi film hanno visto la luce all’estero, con cast prevalentemente internazionali.

Il suo ultimo film, “C’era una volta in America”, è considerato uno dei più grandi film della storia del cinema, a sottolineare come questo regista abbia saputo lasciare il segno al di fuori del proprio paese di origine, da cui non si è mai allontanato del tutto, continuando a circondarsi di collaboratori italiani, tra tutti Ennio Morricone, con il quale ha stretto uno dei più proficui sodalizi della storia del cinema.

Così come Sergio Leone, un altro regista italiano che ha firmato alcuni dei più grandi film della storia del cinema, è proprio Bernardo Bertolucci, unico regista italiano ad aver vinto un Oscar per la Miglior Regia, per “L’ultimo imperatore” (1987). Quest’ultimo film è infatti una delle sue opere più famose, insieme a pellicole come “Ultimo tango a Parigi” (1976), “Novecento” (1976), “Il tè nel deserto” (1990) e “The Dreamers – I sognatori” (2003).

Uno dei punti di forza di Bertolucci è stato quello di aver saputo spaziare dal genere storico all’erotico, fino al sentimentale. È stato uno dei registi più eclettici del cinema italiano, pur mantenendo una propria poetica riconoscibile di film in film, poetica che lo ha reso apprezzato in tutto il mondo, tanto da fargli guadagnare una stella sulla Walk of Fame di Hollywood.

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