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I migliori film italiani di sempre

Riuscire a stilare una classifica dei migliori film italiani nel mondo è quantomeno impresa ardua. Per questo appuntamento con il blog di “Teach me Italians” andremo alla scoperta non solo dei film di fatto più amati in Italia e all’estero ma anche di quelli premiati dalla critica, non sempre lungimirante.

Diversi i periodi storici affrontati, per un cinema italiano in grado di mostrarsi in tutto il suo splendore durante il neorealismo senza dimenticare i tanto amati spaghetti western che hanno consacrato Sergio Leone tra i registi più amati nel mondo.

C’era una volta in America (1984) – Alcuni dei film italiani più belli di sempre non potevano che portare la firma appunto di Sergio Leone. Tra questi “C’era una volta in America” e “C’era una volta il West”, due pellicole facenti parte della “trilogia del tempo”, insieme con “Giù la testa”.

Tra gli interpreti di C’era una volta in America, considerato un capolavoro del cinema mondiale ci sono Robert De Niro, James Woods e Elizabeth McGovern. Traendo libera ispirazione dal romanzo del 1952 di Harry Grey The Hoods, il film racconta della vita e delle avventure del criminale David “Noodles” Aaronson nell’arco di un quarantennio. Dal ghetto ebraico alla malavita organizzata, passando per gli anni del proibizionismo a New York, la pellicola che ha fatto storia riesce ad ambientare una gangster story sullo sfondo di un mondo in piena evoluzione. La fine di un’epoca del benessere e dell’illegalità viene raccontata da Leone attraverso l’amicizia, l’amore, la malinconia e anche la violenza.

C’era una volta il West (1968) - C’era una volta il West è il primo film della trilogia. Protagonista è un’ex prostituta rimasta vedova ed ereditiera di un terreno conteso anche da un magnate che chiede l’aiuto di uno spietato assassino per accaparrarselo. Completano il quadro di personaggi un bandito locale e un uomo che suona l’armonica, tutti uniti da legami e vendette. Claudia Cardinale, Henry Fonda, Gabriele Ferzetti, Jason Robards e Charles Bronson danno vita ad un film nostalgico e sensazionalistico: il progresso irrompe in un mondo antico, fatto di regolamenti di conti. Il West che non c’è più ce lo racconta Sergio Leone, rendendolo immortale, grazie anche alla colonna sonora di Ennio Morricone.

Ladri di Biciclette (1948) – Un capolavoro del neorealismo diretto, prodotto e sceneggiato da Vittorio De Sica, che per questa occasione scelse di filmare la spontaneità di molti attori non professionisti, realizzando uno dei migliori film italiani di sempre. Il film racconta la storia di un uomo che vive del proprio lavoro grazie alla sua bicicletta, che un giorno gli viene sottratta. La disperazione spinge il protagonista a girovagare per tutta la città insieme alla sua famiglia, alla ricerca del mezzo rubato, sperando di ritrovarlo. In un mondo in cui i confini tra bene e male sono troppo spesso labili, l’uomo decide di rubare una bicicletta a sua volta e proprio quando il finale sembra inevitabilmente volgere al peggio, un gesto di umanità infonderà nuova speranza nel futuro. Vittorio De Sica è riuscito a fotografare con crudo realismo la realtà sociale della Roma dell’immediato dopoguerra, fatta di gente semplice, solidale, aperta e genuina, spontanea e soprattutto familiare.

Rocco e i suoi fratelli (1960) - Luchino Visconti dirige sapientemente uno dei film più famosi, ispirato ai racconti de Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori che vuole rendere omaggio alla figura di Rocco Scotellaro, poeta rappresentante della lotta dei contadini meridionali. Un melodramma popolare, in bianco e nero, ambientato in una Milano per nulla accogliente, restia e chiusa di fronte al diverso, al meridionale, al “terrone”.

Alain Delon interpreta Rocco, che con i suoi fratelli e la mamma rimasta vedova si trasferisce a Milano dalla Lucania. Tra alti e bassi, drammi profondi e colpi di scena improvvisi, ognuno prenderà la sua strada, e quelle dita si staccheranno lentamente dalla mano che li univa tutti.

I soliti ignoti (1958) - Con questa pellicola di Monicelli nasce il genere della Commedia all’italiana, che focalizza la risata sulla quotidianità della gente comune, sulla società contemporanea, nella quale il pubblico può riconoscersi.

Due nastri d’argento e una candidatura ai premi Oscar 1959 come miglior film straniero, grazie anche alla straordinaria interpretazione di un cast stellare, tra cui spiccano Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Totò.

La trama è semplice, ma di immediato impatto: un improvvisato gruppo di ladruncoli pianifica una rapina ai danni di un’agenzia del Monte dei pegni. I cinque “soliti ignoti” si rivolgono ad un esperto criminale in libertà vigilata, pronto a svelare tutti i trucchi del mestiere. Per risate assicurate e senza tempo.

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